Apple Vision Pro:
il nuovo visore per tutti, alla portata di pochi.

Da Apple Vision Pro, è passato tempo da quando i primi prodotti, pensati per restituire all’utente un’esperienza più immersiva, sono apparsi sul mercato; senza andare troppo indietro nel tempo ai primi fantascientifici esperimenti degli anni ’60 e 70’, il più grande impulso allo sviluppo di questa tecnologia c’è stato dal 2010 in poi. Fa quasi tenerezza pensare oggi alla semplicità dei Google Cardboard, il primo tentativo di Mountain View di avvicinare le persone alla realtà aumentata.

Di poco successivo il lancio del visore PlayStation e della fortunata serie Oculus by Meta, entrambi però votati a settori estremamente specifici, come quello del gaming o del lavoro nel mercato digital.

La (fanta)scienza dietro il Vision Pro

Alla fine, dopo tanti rumors, render, immagini rubate, all’ultima WWDC (WorldWide Developer Conference) è stata mostrata quella “one more thing” che da tempo mancava agli appassionati della Mela. Nell’euforia generale, Tim Cook ha presentato il primo visore di Apple.

Syroop - Apple Vision Pro

Fin dalle prime immagini ufficiali, è stato chiaro che ci si trovava di fronte ad un prodotto veramente rivoluzionario.

Si usa spesso questa espressione per i prodotti Apple, che però a onore del vero, da diversi anni, non sono altro che un (buonissimo) aggiornamento della precedente versione dello stesso.

Per questo il Vision Pro si è, giustamente, conquistato l’attenzione dei tech addicted. Di fatto, l’azienda di Cupertino ha attuato una tattica collaudata: aspettare che altri portino avanti una tecnologia, per poi metterci le mani e assestare il colpo vincente.

Questo visore, infatti, non può dirsi una novità nel mercato attuale; ciò che lo contraddistingue, è la tecnologia che si cela al suo interno. Apple non ha badato a spese nello sviluppo, appoggiandosi anche a partner prestigiosi come Sony per alcune componenti.

L’azienda nipponica è infatti fornitrice degli straordinari display con cui l’utente fruirà dei contenuti; una densità talmente elevata di pixel (pari a 23 milioni) tale che è lecito pensare che, quella offerta dal Vision Pro, sarà a tutti gli effetti l’esperienza più realistica mai ottenuta.

Per quanto riguarda l’immersività, questa sarà garantita da due altoparlanti posti poco sopra le orecchie, ma senza coprirle; questo consentirà di continuare a sentire l’ambiente circostante, ma soprattutto, grazie alla spazialità dell’audio, ci sembrerà che i suoni di ciò che vedremo provengano dall’ambiente circostante.

Troviamo poi un vero “esercito” di sensori e fotocamere, sia nella parte interna che sul lato esterno, pensati sia per dar vita al nuovo sistema di autenticazione biometrica (Optic Id, terza iterazione del sistema made in Cupertino. Infatti, promette Apple, l’intera funzionalità del dispositivo potrà essere esplorata tramite comandi gestuali; tra le tante cose, forse proprio questa ha catturato maggiormente l’attenzione degli astanti.
I controlli tramite gestures, infatti, non sono affatto una novità nel settore. Ma come spesso accade, Apple perfeziona ciò che altri introducono.

Unico limite a questa macchina prodigiosa sembrerebbe l’autonomia; 2 ore quella dichiarata, per di più consentita da una batteria esterna da tenere in tasca. Compromesso tutto sommato accettabile, vista la potenza dispiegata.

Syroop - Visor per tutti

A chi punta il nuovo visore?

Proprio questo aspetto rimane quello più nebuloso, dopo il lancio di questo nuovo prodotto. A chi potrebbe essere indirizzato?

Il prezzo mostrato per il mercato americano è decisamente alto, e come sempre, al cambio europeo è destinato a salire.
Ciononostante, è estremamente a fuoco, per i motivi sopra analizzati.

La questione rimane dubbia in quanto, guardando alle immagini proiettate durante la presentazione, il target del prodotto sembra essere l’utente consumer.

Salvo qualche chiamata FaceTime o qualche riunione in realtà aumentata, la maggior parte degli scenari che si vedono nel video fanno pensare all’utilizzo che un utente medio farebbe di un tablet, o di un pc. Quindi, fruizione di contenuti multimediali, siano essi foto, video, film o giochi.

Certo è che Apple, con questo visore, si sta apprestando a rivoluzionare ognuno di questi settori; la casa sembra infatti puntare moltissimo sulla multimedialità. Ce lo dice la partnership avviata con Disney, per ottimizzare i contenuti della sua piattaforma di streaming per la visualizzazione sul nuovo hardware.  

O ancora, in alcune immagini si è visto chiaramente il gamepad della più recente console Sony, che fa ben sperare gli appassionati del settore, considerate anche le parallele dichiarazioni di Apple sulla nuova possibilità di portare videogiochi anche su Mac.

Con queste premesse tecniche, infatti, Vision Pro potrebbe veramente far ricredere anche i più strenui detrattori di questa tecnologia.

Gli scenari futuri per la casa di Cupertino

Le mosse recenti di Apple sono chiaramente mirate a delineare il futuro dell’azienda; dapprima con l’interesse mostrato per l’intelligenza artificiale, ed ora col lancio di un prodotto così rivoluzionario, dopo tanti anni di aggiornamenti, la “Mela” vuole spostare un po’ più avanti l’asticella.

E questa, di solito, è un’ottima notizia per il mercato, che si appresta già a rispondere.

In questo momento, è perfettamente plausibile aspettarsi da Apple una forte spinta in questa direzione, con un conseguente assoggettamento della line-up all’integrazione con il visore. Si stanno già susseguendo diversi rumors su nuovi chip votati proprio a questo, e visto il futuro lancio di iPhone 15, probabilmente li vedremo già all’opera.

Non di meno, adesso l’azienda si trova ad un bivio: per quanto l’economicità non sia mai stata propria dei suoi prodotti, nel tempo Apple ci ha abituato ad un netto sdoppiamento nella gamma, con le versioni “pro” via via affiancate da versioni più standard, che garantiscono la stessa user experience a costi più abbordabili.  

Anche per questo, sarà quasi obbligatorio per Apple lo sviluppo di un Vision “non pro”, che rinunci ad alcune accortezze in favore di un prezzo più consumer; la caccia all’ultimo leak è aperta, e sembrano già esserci le prime voci sulla possibile configurazione del nuovo modello.  

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