Fin dalle prime immagini ufficiali, è stato chiaro che ci si trovava di fronte ad un prodotto veramente rivoluzionario.
Si usa spesso questa espressione per i prodotti Apple, che però a onore del vero, da diversi anni, non sono altro che un (buonissimo) aggiornamento della precedente versione dello stesso.
Per questo il Vision Pro si è, giustamente, conquistato l’attenzione dei tech addicted. Di fatto, l’azienda di Cupertino ha attuato una tattica collaudata: aspettare che altri portino avanti una tecnologia, per poi metterci le mani e assestare il colpo vincente.
Questo visore, infatti, non può dirsi una novità nel mercato attuale; ciò che lo contraddistingue, è la tecnologia che si cela al suo interno. Apple non ha badato a spese nello sviluppo, appoggiandosi anche a partner prestigiosi come Sony per alcune componenti.
L’azienda nipponica è infatti fornitrice degli straordinari display con cui l’utente fruirà dei contenuti; una densità talmente elevata di pixel (pari a 23 milioni) tale che è lecito pensare che, quella offerta dal Vision Pro, sarà a tutti gli effetti l’esperienza più realistica mai ottenuta.
Per quanto riguarda l’immersività, questa sarà garantita da due altoparlanti posti poco sopra le orecchie, ma senza coprirle; questo consentirà di continuare a sentire l’ambiente circostante, ma soprattutto, grazie alla spazialità dell’audio, ci sembrerà che i suoni di ciò che vedremo provengano dall’ambiente circostante.
Troviamo poi un vero “esercito” di sensori e fotocamere, sia nella parte interna che sul lato esterno, pensati sia per dar vita al nuovo sistema di autenticazione biometrica (Optic Id, terza iterazione del sistema made in Cupertino. Infatti, promette Apple, l’intera funzionalità del dispositivo potrà essere esplorata tramite comandi gestuali; tra le tante cose, forse proprio questa ha catturato maggiormente l’attenzione degli astanti.
I controlli tramite gestures, infatti, non sono affatto una novità nel settore. Ma come spesso accade, Apple perfeziona ciò che altri introducono.
Unico limite a questa macchina prodigiosa sembrerebbe l’autonomia; 2 ore quella dichiarata, per di più consentita da una batteria esterna da tenere in tasca. Compromesso tutto sommato accettabile, vista la potenza dispiegata.