Il rebrand FIAT per una nuova identità aziendale

Il rebrand FIAT: riuscirà il marchio torinese a risorgere dalle sue ceneri?

Ammettiamolo: la  FIAT ha vissuto momenti migliori. Il marchio è stato a lungo attraversato da una forte crisi, se non finanziaria, sicuramente identitaria e soprattutto tecnologica, che le ha fatto perdere tantissimo terreno, non tanto rispetto alle concorrenti tedesche, da sempre leader del settore, quanto piuttosto alle coreane, che da anni continuano a rosicchiare percentuali di mercato.

Qualcosa però negli ultimi mesi sembra si stia muovendo. Che siamo di fronte al nuovo rinascimento torinese?

Cosa sta succedendo dopo la nascita di Stellantis?

Syroop Fluidthinkers - Fiat Stellantis

La casa torinese ha perso la sua indipendenza da ormai diverso tempo; prima, sotto la guida di Marchionne, c’è stata la fusione con Chrysler; poi, nel 2021, dalla fusione tra FCA e PSA nasce la mega-holding Stellantis.

Syroop Fluidthinkers - Fiat Stellantis

Questo nuovo gruppo è tra i più grandi del settore automotive; ciononostante però, attualmente la fusione non sta portando vantaggi a tutti i marchi coinvolti. Case come Peugeot, Citroen, o altre più premium come Maserati, Alfa o Jeep, hanno subito ottenuto notevole impulso, sia tecnologico sia di approvvigionamento dei materiali.

Altri invece, come Opel o la stessa Fiat, sono rimasti piuttosto indietro, soprattutto rispetto alle sorelle che hanno in casa ma soprattutto rispetto alle agguerritissime concorrenti estere (soprattutto coreane e giapponesi, che a costi estremamente concorrenziali per i marchi Stellantis, offrono vetture estremamente più all’avanguardia).

Lo scoglio più grande è stato l’ingiustificato aumento dei costi di queste vetture; se infatti case come Citroen o Peugeot hanno fatto enormi passi avanti in termini di design e tecnologia, lo stesso non si può dire per Fiat.

Modelli storici come la Panda o la 500, da sempre prodotti di punta nella line-up del costruttore torinese, rimangono uguali a sé stesse da troppo tempo.

Ad aver risentito maggiormente di questo immobilismo sono state soprattutto sicurezza e tecnologia, che soprattutto nel caso della Panda sono rimaste ferme al 2012 (salvo un recente restyling che ha finalmente portato un sistema di infotainment con schermo integrato).

Cosa è stato rivisto con il rebrand FIAT?

Nei mesi scorsi, Fiat ha cominciato a mostrare i primi accenni di un rebrand che si sta man mano ramificando in tutto il marchio.

Cosa estremamente particolare è che questa operazione viene portata avanti sia andando ad aggiornare il lettering del brand che troviamo sui modelli, ma soprattutto andando a recuperare le famosissime stanghette che hanno contraddistinto la casa negli anni 90. Da cinque però si è passati a quattro, e soprattutto questo logo non lo troviamo più sulle vetture, bensì esclusivamente nella comunicazione.

Questa strategia non è una novità assoluta; in fondo è un po’ quello che si vede ad esempio con Nike e le sue Jordan, o ancora Adidas e le Yeezy, brand nato dalla collaborazione con Kanye West, e sui cui modelli non si trova alcun riferimento al marchio principale.

Questo si pone in estrema sintonia con l’idea che la casa sta cercando di sviluppare; ogni modello infatti sarà trattato come un sub-brand a sé stante; dobbiamo quindi aspettarci tanti altri modelli derivati dalla 500, o ancora dalla Tipo, nonché dalla Panda stessa, da sempre modello di punta.

Altra mossa veramente controcorrente rispetto ai marchi concorrenti è stata la scelta, annunciata con video estremamente colorati e popolari, di non vendere più auto grigie; questo ha sorpreso gli addetti al settore in quanto da anni proprio il grigio è il colore più venduto (in maniera piuttosto trasversale ai segmenti), e quindi decidere di puntare su colori più freschi e riconoscibili fa sicuramente ben sperare, e soprattutto la dice lunga sulla traiettoria intrapresa dall’azienda.

Syroop Fluidthinkers - Logo FIAT

Riuscirà FIAT a riprendersi quelle fette di mercato cedute alle concorrenti?

Syroop Fluidthinkers - Logo FIAT

Questa operazione si è resa sempre più importante negli ultimi anni. La concorrenza, infatti, è sempre più agguerrita: se da una parte le case tedesche hanno continuato ad allargare il gap, le coreane lo hanno chiuso sempre di più, fino a praticamente annullarlo, superando di fatto i marchi nostrani, offrendo attualmente modelli al top per design, tecnologia e sicurezza, a prezzi anche più vantaggiosi.

Fiat è da sempre stata brava nel recuperare modelli storici, riadattandoli alle regole di un mercato in costante cambiamento.

È il caso ancora una volta della 500, con cui sono riusciti a riportare ai giorni nostri il fascino della dolce vita. O anche della 600, presentata pochissime settimane fa in cima al Lingotto, con già tutti gli stilemi introdotti dal nuovo corso della casa.

Inoltre, poi, il marchio sta finalmente cominciando a raccogliere i frutti della fusione con i cugini d’oltralpe. Insieme alla 600 infatti è stata presentata anche la nuova “Topolino”, erede della storica prima “500 Topolino”, basata sulla cugina Amì, quadriciclo leggero di casa Citroen.

L’idea è quella di riproporre una moderna spiaggina, tanto che nei video promozionali vediamo i ragazzi tirare fuori addirittura un doccino funzionante.

La speranza adesso è quella che FIAT possa finalmente tornare ad essere un marchio leader del settore automotive, nuovamente popolare ma anche coraggioso e libero di osare, soprattutto per offrire ai clienti un prodotto in linea coi tempi.

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