KPI e Imprenditoria.
In che modo utilizzare questo strumento?

Che cosa sono i KPI e come funzionano

I KPI (Key Performance Indicators) sono strumenti di cui si avvale un’azienda per misurare le proprie performance e capire quanto sia vicina al raggiungimento dell’obiettivo strategico prefissatosi.

L’imprenditore è una figura visionaria perché immagina la propria attività nel futuro e si adopera per vederla crescere, prosperare e migliorare di anno in anno.

In base agli obiettivi che si prefissa e all’immagine che ha della sua azienda negli anni, adotta delle strategie diverse. Da lì parte lo studio degli strumenti, delle strategie, delle ricerche da adottare per raggiungere i suoi scopi. 

Se l’imprenditore non possiede i dati di fondo che gli comunicano informazioni valide dal punto di vista dei processi di marketing, non gli è possibile procedere verso gli obiettivi prefissati.

Anche l’acquisizione di nuovi mercati, lo sviluppo di nuovi prodotti o di nuove nicchie di mercato dove i propri articoli potrebbero essere interessanti, sono attività possibili solo attraverso l’analisi dei dati a disposizione e da qui partono le scelte e le decisioni da prendere.

La ricerca di nuovi dati come l’analisi di mercato, del contesto competitivo e dei competitors può aiutare l’azienda nelle proprie scelte. Tutti questi processi sono misurabili attraverso l’identificazione di metriche chiave che sono in grado di definire la misurazione; in poche parole è necessario ricercare i dati utili per raggiungere i propri obiettivi.

Key Performance Indicators - acquisizione di nuovi mercati
KPI definizione dei propri obiettivi

Alla base del KPI è la definizione dei propri obiettivi; attraverso l’uso delle metriche si possono monitorare i risultati per capire se ci si sta avvicinando o meno all’obiettivo prefissato. 

Per fare ciò è necessario acquisire o costruire i dati storici dell’azienda e su questa base tracciare un trend. In questo modo è possibile creare un modello con un determinato andamento e su questa base costruire ipotesi ragionevoli da seguire. Le metriche sono la guida e grazie a loro è possibile interpretare i risultati per avere un quadro chiaro. Attraverso questi dati è possibile trovare una vicinanza o meno al modello prescritto.

Due esempi pratici per capire se una campagna pubblicitaria sta andando bene o male.

Supponiamo di dover attuare una campagna su LinkedIn o Facebook. Attraverso una spesa di € 1.000 l’azienda riesce ad ottenere 80 lead.

Questo significa che ogni lead costa all’azienda € 12,50 e che per acquisire un cliente sono necessari 10 lead. Se il cliente costa all’azienda € 120 e ne frutta € 1.000 la campagna sta andando bene.

In tal caso € 12,50 per lead è l’obiettivo e allo stesso tempo la metrica di riferimento da seguire. Se i dati indicano che per fare un lead l’azienda impiega € 25, allora la campagna sta andando male. È possibile prevedere l’andamento delle campagne e conoscerne i relativi dati solo dopo essersi prefissati un obiettivo chiaro. In questo modo sarà più facile sapere che cosa si sta cercando e avere dati specifici a riguardo.

KPI lead generation

Un altro esempio potrebbe essere:

kpi strategia di marketing

Una azienda decide di utilizzare Google Ads per la propria campagna ed ha come obiettivo primario quello di acquisire clienti nuovi che finora non avevano mai acquistato. In questo caso il KPI non è rappresentato dal fatturato, dall’utile generato, dalla quantità di ordine o dal tasso di conversione, ma dal CAC, o costo acquisizione cliente

A seconda di come le aziende impostano la propria strategia di marketing, cambia il modo di misurare i dati nel tempo e variano gli obiettivi. La cosa più importante quando si avvia un business è avere le idee chiare sul da farsi, sugli obiettivi e i risultati che si vogliono raggiungere; solo in questo modo sarà possibile capire con chiarezza se ci si sta avvicinando o meno alla meta.

Hai in mente un progetto per costruire la presenza online della tua azienda?

Contattaci e insieme daremo vita alle tue idee.