Nella già accesa contesa tra stati ed OpenAI, si sta poi inserendo, tanto per cambiare, l’eccentrico CEO di Tesla Elon Musk; il miliardario infatti, oltre ad essere primo firmatario della lettera rivolta ad Altman, da una parte paventa enormi rischi per l’umanità (racchiusi nel cosiddetto “scenario Terminator”) ma dall’altra deposita i documenti per creare X.Ai, la sua nuova società improntata sullo sviluppo di una nuova nuova, ennesima, intelligenza artificiale.
Ma anche i giganti della tecnologia non stanno a guardare: infatti, Google, con il suo “Bard” e Microsoft con l’introduzione proprio di ChatGPT all’interno di tutta la sua suite di strumenti, da una parte puntano a migliorare l’esperienza, ma dall’altra continuano a cercare di primeggiare l’uno sull’altro.