È ancora difficile dare una risposta certa ad una domanda così complessa; del resto infatti questo tipo di dinamiche legate al gradimento del pubblico, e più in generale alle logiche di mercato, sono completamente imprevedibili.
Ce lo dimostra lo stesso Twitter: sarebbe stato veramente difficile, appena qualche anno fa, sentire qualcuno anche solo ipotizzare la fine che il social avrebbe fatto. Eppure, l’arrivo del miliardario sudafricano ha stravolto e completamente messo a repentaglio il futuro della piattaforma.
Per questo non sorprende l’incredibile tempismo scelto da Meta per lanciare Threads; difficile immagine una finestra temporale più favorevole di questa.
La costante fuga di utenti da Twitter, e le decisioni quanto meno controverse del nuovo proprietario, hanno generato una crisi che sembra inarrestabile.
Per quanto non certo, infatti, è lecito pensare che vista l’immensa capacità di fuoco accumulata da Meta negli ultimi anni, questo lancio possa veramente rappresentare il capolinea dell’avventura di Twitter.
Il forte appeal per il pubblico più giovane, mai troppo attratto dall’aria che si respirava su Twitter, potrebbe veramente conferire a Zuckerberg anche il controllo della parola su internet.