Non esiste la possibilità di creare un account Telegram business, quindi per creare degli account Telegram aziendali basterà iscriversi come per un normale utente.
In fase di registrazione poi, invece di inserire Nome e Cognome, andrà inserito il nome dell’azienda.
Simili ai gruppi di WhatsApp, si differenziano da questa piattaforma per la grande quantità di contatti da poter inserire all’interno delle chat di gruppo.
WhatsApp permette la creazione di gruppi con massimo 256 contatti, su Telegram è possibile arrivare a 200.000 membri.
Ogni utente può partecipare attivamente alla conversazione, ma questo rende le due app poco adatte ad un uso aziendale.
È una tipologia di comunicazione “uno a molti”, modalità detta anche broadcasting.
Solo il proprietario del canale può pubblicare informazioni al suo interno, i membri invece possono solo leggere, visualizzare i contenuti e condividerli, senza la possibilità di rispondere.
I canali possono essere pubblici e accessibili a tutti, o privati, a cui si accede solo tramite uno specifico link o su invito. Gli iscritti sono illimitati, la creazione di un canale è gratuita e ogni utente può creare infiniti canali. Per iscriversi ad un canale, gli utenti possono cercare il nome su Telegram o accedere tramite il link del canale stesso.
I canali sono un ottimo strumento per inviare un numero illimitato di promozioni, articoli blog, nuovi video ecc.
E’ una sorta di newsletter che, invece di arrivare sulla casella di posta elettronica, arriva direttamente su una app di messaggistica.
01. Trovare il modo di far iscrivere gli utenti al canale.
02. Silenziare la chat o disiscriversi: in questo modo le energie spese per tenere vivo il canale, per creare promozioni e contenuti saranno perse e il canale perderà la sua efficacia sull’audience.
03. Non esistono automazioni: non possono essere programmati invii in base alle date, non è possibile personalizzare più di tanto il proprio messaggio.
Sono una intelligenza artificiale capace di dialogare in maniera automatica con gli utenti e offrono risposte automatiche e prestabilite da fornire in risposta alle domande dell’utente.
L’uso dei bot è piuttosto vantaggioso, ma a quanto pare è ancora poco diffuso.
Nemmeno grandi aziende come Amazon, Ikea e così via dispongono dei bot, questo perché per usufruirne è necessario investire denaro e avere competenze tecnico informatiche adeguate.
Il secondo motivo per cui i bot non si sono ancora diffusi è perchè Telegram non ha, nonostante i suoi 400.000 utenti, abbastanza risorse per convincere i propri clienti e le aziende ad investire denaro nella realizzazione di bot.
Sebbene Telegram sia una app innovativa e molto interessante, date le vaie funzioni che la differenziano da WhatsApp, come: chat di gruppo, chat segrete, invio di media molto pesanti, protezione privacy molto elevata, è ancora dubbio se possa essere utile per un uso aziendale e se riuscirà a portare risultati tangibili alle imprese.
Data la sua non ancora del tutto ampia diffusione, ad oggi non è la piattaforma ideale ad uso business.
È possibile sfruttare la app per comunicare con i clienti più affezionati all’azienda, ma anche in questo caso dovranno essere subito chiari gli obiettivi e i risultati attesi, così da non disperdere preziose risorse.
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