Migrazione sito WordPress sicura: trasferisci senza errori, downtime o perdite

Cosa significa l’errore di connessione al database?

Durante una migrazione sito WordPress, uno degli errori più comuni è il messaggio:

“Errore nello stabilire una connessione al database”.

Questo significa che WordPress non riesce a connettersi al database MySQL, impedendo il caricamento del sito.

Perché si verifica questo errore?

• Credenziali errate nel file wp-config.php → Dopo la migrazione, se i dettagli di accesso al database non vengono aggiornati, WordPress non può collegarsi al nuovo server.
• Database corrotto o incompleto → Se durante il trasferimento alcuni dati vengono persi o corrotti, il sito potrebbe non funzionare correttamente.
• Problemi con il prefisso delle tabelle → Se il prefisso delle tabelle nel database non corrisponde a quello definito nel file wp-config.php, WordPress non troverà i dati corretti.
• Differenze nelle versioni di MySQL → Se il database viene spostato su un server con una versione incompatibile, potrebbero verificarsi errori di lettura o sintassi SQL.

Come risolviamo questo problema?

• Verifica e aggiornamento delle credenziali del database → Modifichiamo il file wp-config.php con i dati corretti per il nuovo server (host, database name, username e password).
• Importazione e ripristino del database → Controlliamo che tutte le tabelle siano state trasferite correttamente e, in caso di errori, ripristiniamo una versione integra del database.
• Verifica del prefisso delle tabelle → Se il prefisso non corrisponde, lo correggiamo per garantire che WordPress trovi i dati giusti.
• Controllo della compatibilità delle versioni di MySQL → Se il nuovo server ha una versione differente, eseguiamo aggiornamenti e ottimizzazioni per garantire la compatibilità.

Cos’è il downtime e perché è un problema?

Il downtime si verifica quando il sito diventa inaccessibile per un periodo di tempo, impedendo agli utenti di navigare e interagire con i contenuti.

Perché si verifica il downtime durante una migrazione?

• Ritardi nella propagazione DNS → Dopo aver aggiornato i record DNS, potrebbero volerci fino a 48 ore affinché il dominio punti al nuovo server.
• Configurazioni errate nel server di destinazione → Se il nuovo hosting non è configurato correttamente, il sito potrebbe non caricarsi.
• Problemi con il file .htaccess → Se le regole di riscrittura URL non sono corrette, il sito potrebbe restituire errori 500 o pagine bianche.
• Interruzioni non pianificate durante il trasferimento → Se i file vengono trasferiti mentre il sito è ancora live, gli utenti potrebbero riscontrare errori temporanei.

Come evitiamo il downtime durante la migrazione?

• Utilizziamo un ambiente di staging → Prima della migrazione definitiva, testiamo tutto in un ambiente sicuro per verificare che il nuovo hosting funzioni perfettamente.
• Configuriamo i DNS in anticipo → Pianifichiamo la modifica dei record DNS per ridurre il tempo di propagazione.
• Utilizziamo un server temporaneo → Se necessario, creiamo un server mirror dove il sito rimane attivo fino al completamento della migrazione.
• Monitoriamo la migrazione in tempo reale → Se rileviamo problemi di accessibilità, interveniamo immediatamente per risolverli.

Perché alcuni link smettono di funzionare dopo una migrazione?

Durante una migrazione sito WordPress, può capitare che i link interni (ad esempio, collegamenti tra le pagine, immagini o file multimediali) smettano di funzionare. Questo si verifica perché:

• Gli URL assoluti non sono stati aggiornati → Se il sito cambia dominio o percorso, gli URL che puntano alla vecchia versione potrebbero generare errori 404.
• I percorsi delle immagini o dei file multimediali sono cambiati → Se la struttura delle cartelle viene modificata, le immagini potrebbero non essere più accessibili.
• I permalink non sono stati aggiornati correttamente → Dopo la migrazione, i link permanenti potrebbero essere impostati in modo errato.

Come correggiamo i link interni dopo la migrazione?

• Aggiornamento in blocco degli URL → Utilizziamo plugin per aggiornare automaticamente tutti i link interni nel database.
• Revisione manuale dei collegamenti principali → Controlliamo le pagine più importanti e i menu per assicurarci che tutti i link funzionino correttamente.
• Rigenerazione dei permalink → Dopo la migrazione, svuotiamo la cache e aggiorniamo la struttura dei permalink per evitare errori 404.
• Controllo con Screaming Frog → Scansioniamo il sito per individuare eventuali link interrotti e correggerli.

Perché il traffico organico può diminuire dopo una migrazione?

Dopo una migrazione WordPress, può capitare che il traffico organico subisca un calo, soprattutto se:

• I redirect 301 non sono stati impostati correttamente → Senza reindirizzamenti permanenti, Google potrebbe non riconoscere le nuove URL come sostitute di quelle vecchie.
• Il sito non è stato indicizzato correttamente → Se Google non riesce a trovare le nuove pagine, il sito perderà posizioni nei risultati di ricerca.
• Il file robots.txt blocca accidentalmente il crawling → Se il sito viene bloccato per errore, Google non potrà analizzarlo.
• Problemi con la sitemap XML → Se la sitemap non è aggiornata, i motori di ricerca potrebbero non riconoscere le nuove pagine.

Come manteniamo il traffico SEO dopo la migrazione?

• Configuriamo redirect 301 per tutte le vecchie pagine → Questo evita perdite di posizionamento e assicura che gli utenti e Google trovino le nuove URL.
• Aggiorniamo la sitemap XML e la inviamo a Google Search Console → In questo modo, Google indicizza rapidamente le nuove pagine.
• Controlliamo il file robots.txt → Ci assicuriamo che i motori di ricerca abbiano accesso a tutte le sezioni del sito.
• Monitoriamo la migrazione con strumenti SEO → Utilizziamo Google Search Console e SEMrush per verificare che il traffico organico non subisca variazioni negative.