Facciamo un esempio: un artista dipinge 1.000 quadretti tutti identici fra loro e li distribuisce ad altrettante persone. In quel caso, ognuno sarà possessore di una copia che è identica all’altra.
Se invece, di quei 1.000 quadretti, l’artista ne firma solo uno, il possessore del dipinto firmato avrà acquistato un bene non fungibile.
Questo perchè ne esiste solo e soltanto uno firmato e ciò permette al dipinto di acquistare un valore superiore rispetto agli altri.
Un altro esempio di bene non fungibile, sempre in tema di dipinti, è il quadro della Gioconda.
Questo dipinto, realizzato una sola volta e di inestimabile valore, è un pezzo unico e irripetibile e qualsiasi fotografia o stampa del dipinto non avrà nessun tipo di valore rispetto all’originale.
Allo stesso modo un bene digitale non fungibile, ovvero assente di copie ed unico nel suo genere è definibile NFT.
L’originalità di una immagine digitale, è data dal modo in cui questa viene salvata.
Grazie alla tecnologia blockchain, un registro pubblico in cui sono registrate tutte le transazioni che avvengono online, è possibile conoscere la storia di chi ha posseduto quell’oggetto a ritroso fino al suo primo proprietario.
Grazie agli NFT e alla tecnologia blockchain, ad oggi è possibile realizzare oggetti digitali unici, indivisibili e non modificabili.
Gli NFT nascono come opere d’arte digitali.
Gli artisti hanno visto in questa tecnologia una nuova opportunità di business e di guadagno e a partire da loro, l’idea si è propagata in moltissimi altri settori.
Nomi di domini, oggetti da collezione, musica, fotografia, sport, carte da gioco e mondo del gaming in generale e così via.
Un esempio sono gli NFT che danno accesso al suo possessore a contenuti unici, community private in cui è possibile accedere solo collezionando degli NFT specifici o servizi esclusivi.
Sempre parlando del mondo del gaming, alcuni NFT possono dar vita al modello di gioco “Play to earn” e permettono ai giocatori di guadagnare denaro giocando.
Gli NFT si stanno spargendo a macchia d’olio e tra i vari ambiti, hanno raggiunto anche quello della comunicazione dei brand. Foto, video, post, meme, audio e qualsiasi contenuto sia prodotto digitalmente è possibile venderlo o acquistarlo.
In questo senso i brand possono trarre incredibili opportunità dagli NFT, creando contenuti digitali che i clienti più fedeli potrebbero voler collezionare e acquistare.
NBA ha dedicato una piattaforma agli NFT per permettere ai collezionisti di acquistare brevi clip delle azioni più amate dei loro giocatori. Nike invece ha permesso agli amanti delle sneakers di associare ad ogni paio di scarpe un’identità digitale unica .
Gucci l’anno scorso ha lanciato il primo paio di sneakers da collezione completamente digitali e poi si è preso una fetta di gaming firmando il campo di Tennis Clash.
Pringles ha prodotto opere digitali in formato MP4 con l’aiuto dell’artista digitale Vasya Kolotusha: si tratta del tubo di Pringles gusto “CryptoCrisp”.
Taco Bell invece ha venduto immagini e gif a tema culinario per devolvere il ricavato in beneficenza e guadagnando un’ottima reputazione con questo gesto.
Come ogni business anche quello degli NFT è rischioso e non è una strada facile per fare soldi. Solo poche persone sono capaci di trarre un vero guadagno da questa tecnologia perciò è meglio stare cauti con tutto ciò che ruota attorno al mondo degli investimenti in cripto valute e delle opere digitali. Nonostante ciò, creare delle piccole fortune è possibile ma non è affatto facile.
Un altro motivo per cui gli NFT stanno avendo successo, è perchè stanno attirando liquidità e stanno mettendo in moto nuovi modelli di business; questo sta spingendo tante aziende e brand a promuovere prodotti e servizi, attirando l’attenzione dei consumatori.
Domanda, valore e offerta governano il prezzo di ogni NFT. Se l’NFT è un’opera d’arte e dunque non ha valore di utilità, il suo prezzo è determinato semplicemente dall’incontro della domanda e dell’offerta. Più un oggetto suscita l’attenzione del pubblico più liquidità attira e con essa la domanda del bene stesso. Al crescere della domanda cresce proporzionalmente anche il prezzo di quel bene.
Sicuramente il potenziale degli NFT è alto e può essere applicato all’interno di qualsiasi contesto digitale in cui ci sia un utente disposto ad attribuirgli un valore. Il trend è in rapida crescita e anche se non sappiamo ancora quanto potrà durare, è un ambito che va tenuto d’occhio perché ha del potenziale, soprattutto per chi lavora nel contesto digitale creativo. Inoltre ogni brand può sfruttarne le possibilità a seconda dei propri valori, del target e degli obiettivi, ottenendo visibilità e popolarità fra gli utenti.
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