I dark pattern e come influenzano le scelte degli utenti

( 23 Luglio 2022 )

User Experience: Che cosa sono i dark pattern

La User Experience (Ux) o l’esperienza utente, è la modalità con cui l’utente interagisce con la pagina web.

Il cliente riesce a trovare facilmente quello che cerca? Il percorso all’interno del sito è confuso o macchinoso? Usare l’app è semplice o i percorsi sembrano arbitrari e poco logici? Tutte queste domande sono alla base del lavoro di un Ux designer che si deve preoccupare di rendere semplice e fluida l’interazione dell’utente con gli elementi del sito.

Ma non è sempre tutto oro quel che luccica…Vediamo dunque una delle problematiche più interessanti del momento riguardo la User Experience.

Allarme User Experience: i dark pattern

Allarme Ux - i dark pattern

Si chiamano dark pattern, ovvero percorsi oscuri che inducono l’utente a compiere delle azioni non desiderate attraverso la disposizione di elementi poco chiari nella pagina.

L’interfaccia grafica viene volutamente concepita in maniera fraudolenta per aggirare le disposizioni GDPR sul consenso al trattamento dei dati personali.  Alcune volte potrebbe essere una piccola spunta nascosta la responsabile dell’invio dei tuoi dati personali, altre volte un addebito di alcune spese non richieste nel carrello finale di un ordine.

Sono tante le insidie che si nascondono all’interno di una pagina web e conoscerle può essere utile per non cadere in trappola.

Allarme Ux - i dark pattern

Vediamo qualche esempio di dark pattern molto comune nel quale sei incappato almeno una volta navigando online come User Experience

 

 

 

 

 

 

 

Vediamo qualche esempio di dark pattern molto comune nel quale sei incappato almeno una volta navigando online:

01. Impostazioni dei cookie

Disattivarli non è semplice e alla fine l’utente si ritrova sommerso di pagine e input che lo inducono ad accettare anche i cookie indesiderati. Questa strategia è molto funzionale per l’azienda che vuole incrementare il suo database di contatti rapidamente, oppure è alla ricerca di nuovi clienti, informazioni e abitudini. Il design del sito web, complice di questo processo fraudolento, sfrutta i bias cognitivi degli utenti (pregiudizi, errori che il cervello umano compie in automatico e che solitamente sono condivisi da tutti gli esseri umani, perché radicati nel pensiero, cultura e stile di vita degli stessi. Sono giudizi, critiche, desideri distorti a partire da idee o assunti errati. I bias appartengono a qualsiasi uomo indipendentemente dal luogo in cui vive o dalla sua istruzione e gli impediscono di ragionare in modo obiettivo e logico). In questo contesto si muovono i dark pattern che condizionano le scelte dell’utente che apparentemente pensa di effettuare scelte logiche e ponderate.

02. Prodotti a prezzi scontati o a numero limitato

Ecco un altro dark pattern che gioca con i nostri bias. Un prodotto fortemente scontato e disponibile in quantità limitata spinge il cliente a fare la scorta o ad acquistare impulsivamente anche se non ne aveva bisogno. Le classiche frasi “Ne restano solo 2”, “Altri clienti stanno guardando lo stesso articolo in questo momento” ecc, sono utilizzate da moltissimi siti online per far insorgere nel cliente la sensazione di urgenza e spingerlo ad acquistare impulsivamente.

03. Disiscrizione ad un sito/newsletter/servizio

Sarà capitato a molti di iscriversi ad Amazon Prime per beneficiare dei servizi di spedizione gratuiti e in tempi molto veloci. Se però ad un certo punto vi siete accorti di voler rinunciare a beneficiare ancora di questo servizio, avrete probabilmente notato la difficoltà e l’estrema macchinosità della procedura. Probabilmente avrete dovuto aprire più pagine, scorrere fino in fondo, trovare il dato scritto in piccolo e con un colore poco leggibile e solo alla fine sarete stati in grado di rinunciare al servizio Prime. E sicuramente iscrivervi o abbonarvi al servizio è stato semplice come bere un bicchier d’acqua! Ecco un altro dark pattern da cui stare alla larga.

04. Informazioni non necessarie

Può capitare che un sito richieda informazioni strettamente personali come email o numero di telefono assolutamente non necessarie all’erogazione del servizio. Magari stai accedendo  ad un servizio e compare una schermata che ti chiede di sincronizzare i tuoi contatti o desidera altri dati sensibili e sembra che senza quel dato l’utente non possa procedere avanti. Invece, proseguendo senza inserire i dati sopra, è possibile andare avanti lo stesso. Sapere che esiste la via di fuga, l’alternativa a questi trucchi, è fondamentale per preservare la tua privacy. Altre volte invece sembra possibile chiudere il pop up, perché la X per chiudere la pagina è poco o per nulla visibile sulla schermata.

05. L’intruso nel carrello

Quando ordini un prodotto e lo inserisci nel carrello ed infine procedi all’anteprima dell’acquisto, potrebbe capitare che ti venga addebitato anche il costo di un altro prodotto non richiesto, inserito attraverso un link nascosto che puoi trovare facendo ben attenzione in fondo alla pagina. Questo è un dark pattern più raro, ma sapere che esiste e fare attenzione può evitare brutte sorprese.

06. Annunci identici al contenuto del sito

È possibile cliccare su un annuncio all’interno di un sito web senza rendersene conto perché questo presenta la stessa identica grafica, font e colori del resto della pagina in cui si sta navigando. Fai attenzione a quello che ti passa sotto gli occhi e non cliccare in modo impulsivo. Rischi di cadere in un dark pattern che può dirottarti in tutt’altra pagina.

07. Titoli fuorvianti

Il titolo con cui è denominata un’azione (ad esempio: “scegli come vuoi essere contattato”) presenta una scritta in piccolo subito sotto che chiede all’utente di scegliere come preferisce NON essere contattato. Questo è uno di quei casi in cui l’utente, se non legge bene, può essere ingannato a compiere una scelta che non voleva fare e dà in questo modo il consenso ad una procedura di cui non era stato chiaramente informato.

08. Costi nascosti

Attenzione a controllare sempre l’importo esatto nel carrello durante la fase di checkout. Conferma la spedizione solo se ti sembra che oltre all’importo del servizio o del prodotto ci siano le tasse e/o i costi di spedizione e nient’altro. A proposito di costi nascosti alcuni siti, soprattutto nel mondo dell’e-commerce, nascondono il prezzo del prodotto in singola unità, fornendo solo quello di insieme (ad esempio nel settore alimentare). Ryanair invece, utilizzò un dark pattern per far apparire obbligatoria la tassa sull’assicurazione del volo, impedendo al cliente di scegliere se attivarla o meno.

09. Friends Spam

Accade quando una pagina web o una app richiede l’accesso ai contatti dell’utente. Così facendo si impossessa della rubrica a cui vengono inviate mail o spam.

10. Contenuti fuorvianti

Pop up, specchietti per le allodole, contenuti che svaniscono, si muovono, sono poco chiari. È meglio leggere bene prima di cliccare, potrebbe essere una trappola del dark pattern.

11. Consenso ai dati personali

Alcune volte viene chiesto all’utente di fornire un surplus di dati non necessari  per far andare a buon fine la procedura. Leggi e rifletti sempre prima di inserire i tuoi dati sensibili online.

12. Colpevolizzare

Alcuni siti chiedono la rimozione dell’ad blocker e lo fanno attivando nell’utente sensi di colpa che fanno leva sull’impegno e il duro lavoro che l’azienda mette nella produzione dei suoi contenuti o pubblicità. Bloccarli dunque, sarebbe una mancanza di rispetto per il duro lavoro dell’azienda che vuole venderti la sua pubblicità! Un altro caso simile di dark pattern è, ad esempio, quando al cliente viene proposto uno sconto del 10% su un prodotto o servizio in cambio della e-mail dell’utente. Se questa procedura viene rifiutata appare la scritta “No grazie, non voglio risparmiare”.

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