Sono passati dieci lunghissimi anni dal capitolo precedente, un periodo spesso molto difficile, in cui il mondo è sensibilmente cambiato, attraversando tantissimi stravolgimenti.
Ciò che non è stato intaccato però è la capacità mediatica di una saga videoludica così potente, la cui forza deriva dalla qualità a cui Rockstar ci ha abituato, ma spesso anche dalle controversie che ha scatenato.
Quella di GTA è notamente una delle IP videoludiche più famose della storia, che affonda le sue radici nella fine degli anni ‘90, un periodo in cui i giochi e soprattutto le console erano completamente diversi.
Già al tempo però erano disponibili giochi molto più avanzati rispetto ai primi capitoli della saga di Rockstar, tanto che quasi sicuramente sarà stato un colpo per tutti i giocatori meno attempati vederne qualche immagine.
Le cose cominciano a cambiare dal terzo capitolo: viene abbandonata la visuale dall’alto, che aveva contraddistinto i primi due, in favore di un ambiente completamente 3D. È una vera rivoluzione.
A cambiare non è solo la grafica: la storia si complica notevolmente, così come le possibilità all’interno di essa.
Rockstar ha forse inconsapevolmente cominciato la scalata all’olimpo videoludico, che sarà conquistato già da San Andreas, quinta iterazione dell’IP.
A detta di quasi tutti gli appassionati del settore, questo non è solo il (probabilmente) miglior GTA di tutti, quanto uno dei migliori giochi della storia, quello che ha lasciato i maggiori ricordi.
È stato poi il turno di GTA IV, del lontano 2008, il primo a concedere la possibilità al giocatore di avere un impatto sul finale della campagna.
Dulcis in fundo, il 2013 è stato l’anno di GTA V, ultimo capitolo fin qui della serie, e in assoluto il più ambizioso.
Ambientato a Los Santos (capitale dello stato di San Andreas, una vecchia conoscenza quindi per gli affezionati), controparte digitale di Los Angeles, il gioco pullula di possibilità, ambienti da scoprire e colpi da portare a termine.
Ciò che però ha veramente fatto la fortuna di questo gioco è senza dubbio la modalità online, che ricalca lo stesso mondo di gioco, allargando ulteriormente le possibilità a disposizione del giocatore.
Il primo dicembre del 2023, Rockstar finalmente comunica l’ora ufficiale del rilascio del trailer, che è stato reso pubblico appena 4 giorni dopo. Quello che si è visto è semplicemente sbalorditivo.
Per quanto sia chiaro che è un filmato montato, il motore sembra proprio essere quello di gioco.
Sebbene già GTA V potese contare su una grafica tutto sommato piuttosto buona, contando che è un gioco risalente ad ormai 10 anni fa, questo sembra spingere ulteriormente avanti l’asticella. Dal trailer, le ambientazioni risultano estremamente vive, esageratamente piene di dettagli, come da tradizione Rockstar.
Si ritorna a Vice City, capitale dello stato di Leonida (riferimento alla Florida è puramente casuale…), alle sue controversie e alle sue assurdità, che traspaiono tutte già dal promo.
Rockstar ha riversato tutti i 10 anni di attesa all’interno della sua creazione, e infatti siamo sicuri che ci troveremo alle prese con un gioco molto più moderno, con tantissimi riferimenti al mondo dei social, e probabilmente anche la possibilità di usarne uno in game.
In ogni caso, GTA rimane una delle IP più controverse della storia, e non c’è da sorprendersi se anche questo capitolo si porti dietro già un discreto quantitativo di polemiche e controversie.
Uno parte già nel 2022, quando Arion Kurtaj, membro del gruppo di hacker Lapsus$, bucò i sistemi della casa, rilasciandone con largo anticipo foto e video. È notizia della fine del 2023 che proprio questo ragazzo è stato condannato ad un ricovero indeterminato, dopo esser stato dichiarato pericoloso per la pubblica sicurezza (condanna sicuramente coadiuvata dai suoi precedenti attacchi ad altre grandi case del settore tech).
Come se non bastasse questa vicenda, dai giorni immediatamente successivi al lancio, un ex criminale, noto come “il Joker della Florida” ha cominciato ad incalzare la casa di sviluppo accusandola di aver usato la sua immagine all’interno del trailer, e potrebbe non avere del tutto torto.
Per chi non lo conoscesse, questo Joker (al tempo Lawrence Sullivan) è diventato famoso non tanto per i suoi crimini, quanto per il suo aspetto piuttosto peculiare, che appunto ricalca quello del personaggio DC.
Nel video rilasciato da Rockstar in effetti si vedono alcune immagini di un presunto telegiornale, che mostra un NPC estremamente somigliante al vero criminale statunitense, che in tutta risposta. Ha cominciato a chiedere risarcimenti sempre più ingenti, fino poi a cambiare strategia, pretendendo di far parte del progetto e che gli venga data la possibilità di doppiare il suo personaggio.
Purtroppo, abbiamo ancora un anno di attesa prima di scoprire come finirà veramente la vicenda, ma siamo pronti a scommettere che molti altri nasceranno intorno a questo gioco, prima e dopo il suo debutto commerciale.
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