L’azienda ha infatti svelato il suo primo brand satellite, “CMF by Nothing”. Stando alle parole di Carl Pei, questa nuova realtà sfornerà prodotti più accessibili, e di conseguenza meno estrosi in termini di attenzione al dettaglio.
Compito piuttosto arduo quello riservato a CMF, considerando il mercato in cui si andrebbe ad inserire, già piuttosto saturo.
Ciò che più colpisce però è pensare a quanto presto sia arrivato questo annuncio. Rispetto ad altri produttori infatti (vedasi Xiaomi attualmente quarto produttore mondiale nonché maestra indiscussa di questo modus operandi, che dal 2010 ha fagocitato una vera costellazione di aziende più piccole, che ne hanno sicuramente determinato la fortuna; pochissimi sono i sub brand creati originariamente da casa madre, tra cui Redmi, avventura partita come line-up di telefoni, divenuta successivamente una divisione a sé stante), questa spartizione è arrivata piuttosto presto.
Da una parte questo potrebbe essere sicuramente indice del fatto che la casa goda di buona salute; ma dall’altra, questa operazione potrebbe essere stata resa necessaria dal fatto che le vendite di Nothing (o almeno dei prodotti di punta) non sono decollate come sperato.
Solo il tempo ci dirà se Carl Pei ha nuovamente imboccato la strada giusta, e se la sua strategia sarà stata vincente. La speranza rimane quella di vedere Pei riuscire a fare un altro miracolo alla Oneplus.