Direttiva Omnibus per la tutela dei consumatori online

Stop alle false recensioni su e-commerce

Con il boom degli acquisti online durante il Covid e con l’esistenza di un già florido mercato prima del 2019, si sono inasprite le problematiche sulla sicurezza delle piattaforme online.

Sempre più consumatori, prima di effettuare un acquisto o usufruire di un servizio leggono le preziose recensioni lasciate dagli ex clienti di un brand, comparano prezzi, reputazione, qualità dei prodotti o dei servizi. Ma a volte, queste recensioni sono false e rischiano di fuorviare la scelta finale del cliente.

Direttiva Omnibus: che cos’è e cosa prevede?

Direttiva Omnibus: che cos’è e cosa prevede?

La Direttiva Omnibus, che riguarda l’applicazione delle regole UE per la protezione dei consumatori, è in attesa di essere applicata, in Italia. Questa norma, imposta delle regole utili a tutelare i consumatori e offre delle linee guida importanti sulla digitalizzazione dei mercati. I prezzi dei beni/servizi venduti, devono essere sempre indicati e deve essere sempre segnalato un eventuale mutamento ogni 30 giorni.

Direttiva Omnibus: che cos’è e cosa prevede?

Sebbene risulti macchinoso per i possessori di e-commerce aggiornare i prezzi mensilmente, questa pratica può evitare sanzioni e far percepire il brand come onesto e trasparente nei confronti dei consumatori.

Quali sono le novità portate dal Decreto?

  1. Recensioni più chiare: le piattaforme devono avvertire l’utente se hanno implementato o meno tutte le procedure atte a garantire che le recensioni siano verificate e che provengano da consumatori reali.
  2. Offerte: se la piattaforma compara le offerte, è tenuta ad indicare in che modo è stata creata la classifica e se ci sono annunci a pagamento.
  3. Prezzi: ai professionisti è data l’opportunità di personalizzare i prezzi delle loro offerte anche in base a specifiche categorie di consumatori.
  4. Sconti: ogni offerta con prezzo a ribasso deve indicare obbligatoriamente il prezzo precedente e il periodo di tempo di applicazione.
  5. Garanzia: qualora ci sia una anomalia nel prodotto, il consumatore deve poter essere risarcito attraverso la riduzione del prezzo, la rescissione del contratto o il cambio della merce in base alla problematica riscontrata.
Cosa cambia per gli e-commerce?

Cosa cambia per gli e-commerce?

Cosa cambia per gli e-commerce?

Le piattaforme di vendita online non hanno l’obbligo di utilizzare un sistema che verifichi o certifichi le recensioni lasciate, ma ha sicuramente l’obbligo di informare in modo chiaro il cliente se non si sta adottando nessuna procedura volta a tutelarlo in tale senso. In questo modo gli utenti sono consapevoli che il tal sito non è in grado di assicurargli che le recensioni siano tutte veritiere. Ricordiamo che comunque, in Italia, questa norma non è stata ancora applicata e che dovrà essere ancora confermata la data di applicazione del decreto.

Cosa non è permesso fare all’interno degli e-commerce?

  • Lasciare recensioni false
  • Incitare recensioni positive
  • Manipolare le recensioni inserendo solo le migliori
  • Usare commenti e like da social non verificati
  • Offrire premi, offerte, buoni sconto per lasciare recensioni positive sulla piattaforma

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